La dieta SIRT
Cos’è la dieta SIRT?
La dieta SIRT è un programma alimentare che promette dimagrimento senza fatica.
Elaborata dai nutrizionisti britannici Aidan Goggins e Glenn Matten e codificata in un omonimo libro del 2016, questa dieta è divenuta famosa e popolare anche in Italia grazie a testimoni famosi che avrebbero ritrovato la forma grazie ad essa. Una su tutti la cantante Adele.
Questo regime alimentare si basa sulla simulazione dei benefici del digiuno e sull’attivazione delle sirtuine, molecole descritte come “super regolatori metabolici” e come “gene magro”.
Le sirtuine
Le sirtuine sono enzimi proteici che regolano diversi processi fisiologici. Nei mammiferi, e quindi anche nell’uomo, sono presenti 7 tipi di sirtuine.
Reazioni mediate dalle sirtuine
Esse esercitano le sue funzioni attraverso due processi:
- Alcune sirtuine sono proteine di deacilazione, ossia bloccano l’acetilazione degli istoni, le proteine che permettono l’avvolgimento del DNA, reprimendo l’espressione di alcuni geni.
- Altre sirtuine sono proteine di ADP-ribosilazione, ossia aggiungono una molecola di ADP ad un’altra proteina.
Alcune sirtuine sono localizzate nel nucleo, altre nel citoplasma, altre ancora nei mitocondri. Tra le 7 sirtuine la più studiata ad oggi è la numero 1.
Funzioni delle sirtuine
Rispondendo alla disponibilità energetica dell’organismo le sirtuine bloccano l’acetilazione degli istoni, inibendo la trascrizione di specifici geni del DNA e di enzimi coinvolti nel metabolismo. Oppure sono coinvolte nella segnalazione e nel controllo di processi cellulari, tra cui la riparazione del DNA e l’apoptosi.
Tra le funzioni ipotizzate troviamo il rallentamento dell’invecchiamento, la protezione dei telomeri, la protezione contro i tumori, il miglioramento di alcuni parametri metabolici e la protezione dagli stress ossidativi.
Gli studi sulle sirtuine
Il livello degli studi sulle sirtuine, nonostante le potenzialità siano indubbiamente interessanti, è ancora in divenire. Infatti molti di questi sono in vitro (ossia in provetta) o su animali.
Sugli umani sono ancora molti più i dubbi che le certezze.
Un alto livello di sirtuine negli umani è stato correlato ad una migliore situazione di benessere. Tuttavia il concetto di correlazione non è sinonimo di causalità. La correlazione valuta che quando si vede A si vede anche B, ma non chiarisce se A causi B o viceversa. Non dimentichiamolo.
Ad esempio si è visto che nelle persone con anoressia nervosa il livello delle sirtuine circolanti sia più alto rispetto a persone normopeso od obese. Ma di certo tutto si può dire meno che la condizione anoressica sia una condizione di salute. Forse si tratta di resistenza alle sirtuine? Allo stato attuale delle evidenze non è dato saperlo.
I cibi “sirt”
La dieta SIRT prevede di sfruttare i cibi che contengano molecole in grado di attivare queste sirtuine. In pratica, associando una dieta fortemente ipocalorica a questi cibi (attenti a questa associazione), si riattiverebbe il metabolismo perdendo i chili di troppo.
Questa lista è composta da 20 cibi: prezzemolo, cipolla rossa, cavolo riccio, sedano, peperoncino, tè matcha, caffè, olio extravergine d’oliva, rucola, vino rosso, fragola, soia, curcuma, noci, radicchio rosso, capperi, cacao, levistico, grano saraceno, datteri medjoul.
Escluso il grano saraceno, l’olio extravergine, il vino, le noci ed i datteri che nella dieta infatti possiedono determinate quantità, tutti gli altri cibi della lista sono alimenti a bassa densità calorica.
Inoltre molti dei cibi della lista (escluso forse l’esotico levistico) non solo sono già conosciuti per via della loro quantità e qualità di macronutrienti e micronutrienti, ma il loro consumo è promosso in molti altri regimi alimentari.
La dieta SIRT: le due fasi
Nella 1° fase di questa dieta, che dura 1 settimana, in pratica si assumono circa 1000 calorie. Nei primi tre giorni distribuite su 1 pasto solido e 3 frullati di cibi “sirt” mentre, nei successivi quattro giorni, su 2 pasti solidi e due frullati Inoltre ci sono regole temporali per assumere questi pasti, tra cui ultimo pasto che non deve essere consumato oltre le 19.
Nella 2° fase, che dura 3 settimane, ci sono 2-3 pasti solidi (molto spesso secondo e contorno), 1 frullato ed un paio di spuntini. Difficilmente si superano le 1500 calorie.
L’attività fisica non è consigliata nella fase 1 mentre nella fase 2 si consiglia di fare 30 minuti 5 volte a settimana ad intensità moderata (in maniera alquanto vaga)
Ma i cibi “sirt”? L’improprio salto logico
Esistono pochissime evidenze sull’uomo che determinati molecole presente nei cibi aumentino le sirtuine.
Esistono ad esempio studi sul resveratrolo del vino rosso, ma la maggior parte non sono sull’uomo (e quindi devono essere attentamente interpretati). Nell’unico studio sull’uomo 11 obesi hanno ottenuto aumenti della SIRT1 assumendo 150mg di resveratrolo, ovviamente come integratore. Sapete a quanto vino rosso equivale? Circa 48 litri!
E non vorremo di certo trangugiare litri e litri di vino rosso per raggiungere le quote di resveratrolo testate negli studi vero?
Non sarà proprio la restrizione calorica, e non l’assunzione di determinanti cibi, a migliorare nel breve i parametri metabolici facendo quindi alzare le sirtuine?
Attuare il salto logico di ritenere validi sugli uomini meccanismi valutati solo in provetta o comunque non sull’uomo è una distorsione cognitiva molto forte, ossia una interpretazione fuorviante che non corrisponde della realtà.
Sarebbe come sostenere, sulla base degli esperimenti in provetta in cui cellule immesse in ambiente basico non sviluppino alcune patologie, che dobbiamo bere candeggina per non ammalarci. Capite l’improprio salto logico?
Il mio parere
Questa dieta permette la perdita di peso grazie alla restrizione calorica, come tutte le altre diete ipocaloriche. Ma proprio tutte, dalla mediterranea alla vegana, passando per la paleo o per la dieta del gruppo sanguigno fino ad arrivare alla dieta chetogenica od alla dieta Lemme o Panzironi oppure ancora alle diete “dietox”. Senza per questo sia necessario scomodare i cibi “attivatori” di sirtuine.
La dieta sirt sfrutta abilmente l’alta motivazione iniziale per proporre un regime da 1000 calorie. Motivazione che sarà tenuta alta anche dal fatto che nei primi 7 giorni la perdita di peso sarà elevata. Perdita di peso che sarà a scapito, oltre che del grasso, anche del glicogeno ed acqua ad esso legata. Ecco perché nella prima settimana la bilancia segnerà anche 3-4kg in meno.
Anche con la fase 2, dubito possa essere intelligente continuata per troppo tempo, pena la perdita di massa muscolare e la riduzione dell’attività motoria (volontaria ed inconscia). Punto debole di questa dieta che la accomunerebbe e che la renderebbe incline al fallimento come altre diete.
Conclusione
Con la dieta SIRT siamo forse di fronte all’ennesimo caso in cui i vantaggi di una restrizione calorica vengano sapientemente mascherati dietro fantasiose azioni di una mirabolante molecola, di un’astrusa regola alimentare o di un fantastico cibo bruciagrassi?
Studi scientifici
- Chang e Guarente (2014) SIRT1 and other sirtuins in metabolism
- Bosch-Presegué e Vaquero (2014) Sirtuins in stress response: guardians of the genome
- Yamamoto et al. (2017) Sirtuin functions in health and disease
- Mariani et al. (2015) Plasma levels of SIRT1 associate with non-alcoholic fatty liver disease in obese patients
- Mariani et al. (2016) Circulating SIRT1 inversely correlates with epicardial fat thickness in patients with obesity
- Mariani et al. (2018) Inverse Association of Circulating SIRT1 and Adiposity: A Study on Underweight, Normal Weight, and Obese Patients
- Timmers et al. (2011) Calorie restriction-like effects of 30 days of resveratrol supplementation on energy metabolism and metabolic profile in obese humans