Avete presente quando, a causa di problemi, stress o paura, vi si chiude lo stomaco oppure andate al bagno molto più spesso?
(per questo si dice “farsela sotto dalla paura“). Ecco perché il nostro intestino è forse il 2° cervello.
L’intestino è il 2° cervello?
Sta prendendo sempre più corpo, e con sempre maggior forza interpretativa, la teoria dell’intestino come 2° cervello. Teoria che trova riscontro sia nello sviluppo embrionale che nello studio dei meccanismi fisiologici tra i due apparati.
Dal punto di vista embrionale infatti, apparato gastro intestinale e sistema nervoso centrale originano dallo stesso foglietto embrionale, in pratica nascono dalle stesse cellule primitive. Interessante vero?
E non è finita qui, perché dal punto di vista fisiologico, il sistema nervoso enterico (quello che si trova nell’apparato digerente e ne regola le funzioni), comunica con il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). Ma la cosa molto interessante è che questa comunicazione è bidirezionale. Quindi dal cervello all’intestino ma anche dall’intestino al cervello. (Si potrebbe quasi ipotizzare che il cervello sia il 2° intestino…)
Il microbiota
E sapete che nel nostro intestino vi sono 100 milioni di miliardi di esseri (circa 2–3 kg di materia) che vivono e vegetano, e sembrano influenzare emotività, stato di salute e vita dell’essere umano? Sono essi il microbiota. Il quale, dagli studi che nell’ultimo decennio si stanno moltiplicando sull’argomento, sembra essere un fattore determinante non solo nella digestione in senso lato, ma nella promozione di malattie e persino di stati emotivi, come la depressione.
Quindi sempre di più la salute del nostro microbiota, e quindi del nostro intestino, diventa centrale nella promozione dello star bene. Un microbiota diversificato rappresenta un microbiota più sano rispetto ad uno poco diversificato.
Curare il microbiota
Il primo modo per avere un microbiota equilibrato è nascere con parto naturale ed essere allattati al seno della propria madre. È proprio la madre che trasmette, attraverso canale vaginale prima ed il proprio latte poi, i batteri che colonizzeranno l’intestino del bambino.
La seconda modalità per prendersi cura del proprio un microbiota è mangiare bene (iniziando da bambini). E qui si apre un mondo perché sul concetto di “mangiare bene”, vi sono dibattiti incessanti tra le varie scuole di pensiero in ambito di nutrizione.
Pur rimanendo molto da scoprire sul microbiota, quello che però sembra essere accertato è che un ridotto apporto di fibre sia deleterio, così come un alto apporto di zuccheri semplici ed alimenti industriali. Poi c’è chi dice che il segreto sia la dieta mediterranea, chi la dieta vegana, chi la dieta paleo. Ma forse un pizzico di verità (e un pizzico di non menzogna) alberga in ciascuna di esse.