Diete detox: il mio punto di vista
Ultimamente prendono sempre più piede dei regimi alimentari che dovrebbero detossificare il corpo da imprecisate tossine e riportarlo in un ipotetico stato di benessere. Ecco quindi che spopolano “diete detox” che promettono mirabili e fantasmagorici risultati. Questi protocolli alimentari sono più o meno caratterizzati da due aspetti comuni: forti restrizioni caloriche e utilizzo di prodotti specifici (che guarda caso sono venduti proprio dal propinatore di questi regimi alimentari).
Da cosa ci si detossifica?
Non si capisce mai da cosa ci si dovrebbe detossificare. Da quali tossine negative ci si dovrebbe depurare? L’unica cosa forse da cui bisognerebbe rifulgere è l’eccesso di cibo, ed ecco perché, nel breve periodo, questi regimi fortemente ipocalorici funzionano in termini di perdita di peso. Siccome generalmente si mangia troppo, e poi anche male, io ti faccio fare 2 settimane di poco cibo solido, tante tisane ed i miei prodotti (soprattutto), ed ecco che si dimagrisce e ci si sente meglio. Ma va, strano. Anzi qualcuno direbbe “Grazia, Graziella e Grazie al…”.
Evidenze scientifiche ne abbiamo?
Ad oggi esistono poche evidenze scientifiche sul fatto che le diete detox commerciali siano davvero utili per gli obiettivi che si pongono, eccezion fatta per la perdita di peso, come abbiamo scritto sopra. Qui ad esempio una revisione critica degli studi scientifici del 2014. Un’indagine del 2009 su 11 prodotti spacciati come detox ha scoperto che gli stessi venditori non sapessero quali fossero le “tossine” eliminate dai loro prodotti, figurarsi dimostrarne l’efficacia.
La psicologia del detox
C’è un aspetto psicologico che rende così comuni e appetibili queste diete. Ed è l’ancestrale promessa che questi regimi portino ad una purificazione e redenzione, al giorno d’oggi tutta immanente e terrena con il supremo giudice che diventa una umana bilancia. Che servano insomma per perdonare i continui e ripetuti peccati di cibo che quotidianamente commettiamo, senza però alcuna prospettiva spirituale che ha caratterizzato e caratterizzano i digiuni religiosi comuni a molte popolazioni. Digiuni religiosi, come la nostra quaresima ad esempio, che, come effetto collaterale, tanto hanno contribuito a migliorare la salute delle popolazioni (e i presunti effetti benefici della cosiddetta “dieta mediterranea” troppo spesso ne sottostimano l’importanza).
Le tre domande da fare
Volete essere sicuri della loro l’efficacia? Chiedete ai promotori di queste diete 3 cose e, se doveste non avere risposta, lasciate perdere:
- Quali sono le tossine da cui sarò purificato?
- Quali saranno i meccanismi fisiologici con cui avverrà la detossificazione?
- Posso visionare gli studi scientifici che dimostrino le risposte precedenti?
Il ciclo detox-intossicazione-detox
Da ultimo, è quantomeno strano (e meriterebbe un approfondimento psicologico) che, fatto salvo che queste diete detox raggiungano davvero tutti i loro propositi, nella maggior parte dei casi si ricominci con la classica vita di sempre. Salvo poi ricominciare il periodo detox, per poi tornare ad intossicarsi. E così via.
Conclusione
In conclusione, oramai i benefici della restrizione calorica sono assodati, ma al momento ammantare ciò con presunte detossificazioni (da cosa poi?) servono più ad arricchire scaltri spacciatori di prodotti miracolosi che a fornire reali benefici all’organismo. Molto meglio abituarsi a sane abitudini alimentari nel medio e lungo periodo ed a avere dimestichezza con la piramide della nutrizione. Ciò darà sicuramente modo al nostro corpo di svolgere ottimamente il proprio lavoro e di migliorare il livello di salute generale. Ed a far funzionare bene i veri organi detox che abbiamo: fegato e reni.
PS: Non possiamo non consigliare l’ottimo articolo del Project Invictus sul tema detox.