Le “globo gym” sono lo specchio della miseria umana di questo periodo storico, esisteranno finché esisteranno uomini che sono la maschera di loro stessi, quindi sempre
Il futuro dello sport secondo Alain Riccaldi
Con queste brutali e taglienti parole Alain Riccaldi deposita il suo personale giudizio sulle palestre tradizionali, quelle, per intenderci, dove si fa un po’ di sala pesi, tanta sauna, tanto fitness musicale e moltissima vita sociale, ma niente sport. Con la sua consueta dote di “tatto”, inversamente proporzionale alle sue doti di conoscenza e divulgazione sul tema sportivo, Riccaldi non usa mezze misure per dipingere il quadro di questo settore, apparentemente desolante.
Riccaldi, che negli ultimi anni si è guadagnato la considerazione come uno dei più autorevoli preparatori atletici italiani, recentemente intervistato dal sito “Wodnews”, ha fornito proprio questa definizione delle palestre tradizionali. Ma, di fronte a questa prospettiva non proprio positiva, ha indicato chiaramente anche il miglior rimedio a questo stato di cose:
Box CrossFit, palestre di Sport da Combattimento, palestre di Powerlifting e Pesistica sono la risposta. Per chi vuole davvero allenarsi le porte di questi posti sono aperte e credo semplicemente che, moda o non moda, la proliferazione di questi centri sia la risposta migliore alla decadenza che abbiamo intorno
I trascorsi sportivi di Riccaldi spaziano dagli sport da combattimento, essendo stato anche preparatore di Alessio Sakara nelle MMA nonché docente della UIPASC “Unione Italiana Preparatori Atletici Sport da Combattimento”, al CrossFit.
Come deve essere un allenatore?
Nella suddetta intervista si parla molto di CrossFit® visto che proprio Riccaldi si è sempre più specializzato su questo sport. Infatti ha aperto un suo centro a Collecchio in provincia di Parma “CrossFit Audere” e segue vari atleti in Italia. Oltre a ciò Riccaldi è uno dei docenti del corso “Programmazione avanzata per Cross Athletes”, che si terrà a CrossFit Ciampino, e che insegnerà a programmare gli allenamenti per uno sport ibrido e complesso come il CrossFit. Oltre a lui, saranno presenti Andrea Barbotti, Alberto Giuliani e Matteo Morandi.
Rimandandovi all’intervista completa sul futuro dello sport, vi lasciamo con le sue parole riferite a quali competenze ed esperienze debba avere un allenatore di CrossFit:
A livello materiale direi esperienza pratica (non si può vedere uno che ti vuole insegnare uno Squat ed è lui il primo a non riuscire a farlo. Se hai 70 anni mi sta bene, ma se sei un ragazzone di 30 anni che mi parli di varismo delle ginocchia, angolazione dell’articolazione tibio-tarsica e poi ti caghi addosso con 100Kg sulle spalle, allora hai poco da offrire. Le chiacchiere qui stanno a zero. Saper fare per poter parlare). Esperienza teorica (un buon percorso di studi universitario magari, qualche certificazione perché no, qualche attestato.) Insomma la giusta combinazione tra pratica e teoria.
A livello umano, direi capacità motivazionali e di leadership ma anche umiltà. Credo che serva sempre ascoltare e confrontarsi con i propri atleti. Non esiste che il coach sia Dio e tutti gli altri non siano un cazzo. Questo è un atteggiamento che in molti hanno avuto e che alla lunga gli è costato l’allontanamento di molti atleti
Se volete saperne di più non perdetevi l’articolo sulle aree di un allenatore di livello.