È vivo più che mai lo scontro tra fautori dell’allenamento con i macchinari, quelle simpatiche e comode postazioni che troviamo nella nostre palestre, ed i tifosi dell’allenamento con i pesi liberi, quei gagliardi strumenti che vanno dai bilancieri ai manubri, dalle kettlebell alle palle mediche eccetera.
Oramai in Italia si sono sviluppati due mondi. Che pensano e vivono l’allenamento in due modalità per certi versi antitetiche. Le palestre tradizionali vs i nuovi centri. Nelle palestre tradizionali esiste la classica sala pesi, in cui i macchinari la fanno da padrone ed il resto è contorno (tranne lodevoli eccezioni). Nei centri “nuovi”, in cui troviamo i box CrossFit®, i centri di sollevamento pesi, i centri di sport da combattimento, padroneggiano i pesi liberi con al massimo qualche macchinario (tranne criticabili eccezioni).
Meglio i pesi od i macchinari?
Per me l’optimum rimane utilizzare i pesi liberi, ma con un piccolo distinguo.
Se il nostro ambito si inserisce negli sport “di prestazione”, dove cioè l’obiettivo finale è l’azione, che sia correre, fare a botte, saltare, volteggiare, ritengo di certo come migliore l’allenamento svincolato dalle traiettorie fisse dei macchinari.
È migliore allenarsi con i pesi liberi per tre motivi principali:
- Maggiore utilizzo dei sistemi stabilizzatori, oltre a quelli propulsori, che risultano essere fondamentali in tutti gli sport.
- Biomeccanica più corretta, con le articolazioni che si dispongono in maniera più naturale.
- Maggiore “transfer”, ossia maggiore sarà il trasferimento di capacità dai movimenti generali ai gesti atletici della nostra disciplina.
Ma i macchinari sono proprio da buttare?
Forse no. Di certo, possono essere uno strumento in più quando il nostro obiettivo è più “localizzato” come nel culturismo (detto anche bodybuilding), in cui, in alcuni casi, si vuole ricercare solo una contrazione specifica e settoriale.
Pesi liberi sempre
Macchinari forse ogni tanto, per particolari obiettivi e per particolari sport.