Oggi vorrei parlarvi di postura ideale ed asimmetrie. Molte volte gli sforzi di allenatori, preparatori, fisioterapisti, osteopati sono volti ad eliminare squilibri posturali od asimmetrie pratiche. Ma se invece fossero funzionali alla nostra vita oltre che allo sport?
Esiste una postura ideale?
Se infatti si pone uno sguardo attento alla realtà non possiamo non notare due fenomeni:
- Ognuno di noi è asimmetrico (basti pensare al lato dominante)
- Molti sportivi di alto livello non rispettano i canoni della postura ideale
Posti questi due presupposti, potremo quasi essere tentati di pensare che alcuni atteggiamenti posturali siano solo esteticamente brutti (secondo i nostri attuali canoni) ma non portino necessariamente a stati patologici (come dolore od altri problemi).
Il corpo umano è creatura meravigliosa anche perché “viva”, ossia dotata di capacità di rigenerarsi ed adattarsi per migliorare efficienza ed economia. Pensiamo ad esempio a tutte le attività asimmetriche, che rappresentato la maggior parte dei movimenti che l’uomo compie, oppure agli sport strutturati secondo modalità disequilibrate, come gli Sport da Combattimento.
Alcuni sostengono che una postura “viziata” ma funzionale e asintomatica non dovrebbe essere corretta pena l’interferenza negativa su equilibri muscolari e posturali creati negli anni. Se quindi fosse proprio grazie a quella postura o quell’atteggiamento asimmetrico che lo sportivo vince? (guardate foto di Michael Phelps, Michael Johnson od i combattenti con il classico atteggiamento cifotico e l’estrema dominanza di un lato sull’altro)
Alcuni sostengono che abbia poco senso cercare di correggere la postura attraverso le varie tecniche posturali statiche, in quanto il concetto di postura statica prolungata sia in contrasto con il funzionamento umano. Il nostro corpo infatti mette in atto, continuamente, movimenti sottili o grossolani per assicurare che una postura precisa non sia mantenuta per periodi prolungati, garantendo in tal modo che le sollecitazioni non siano imposte sulle stesse strutture.
Postura ed asimmetrie, correggerle o meno? Ecco l’amletico dilemma